Anelito d’Arte is a project born from two friends who share their interest and passion for design, art spaces and art in general. Our journey begun in April 2022 with one Instagram post. Currently we are a community of +700 people and counting. We don’t know where a.nel.arte will bring us, but we can’t wait to find out with you.
– Ralph Waldo Emerson
Quando da piccola mi chiedevano che cosa avrei voluto fare da grande rispondevo “il medico”. Ho sempre avuto un certo desiderio nel volermi prendere cura di qualcosa o qualcuno. Negli anni però mi sono avvicinata all’arte e alle sue forme sviluppando un tipo di passione irrefrenabile e che oggi mi ha portato a desiderare di volermi prendere cura di essa. lo, come il medico ed i suoi pazienti, mi prendo cura di tele ed oggetti finemente lavorati desiderando tramandare al prossimo il lavoro dell’artista. Grazie a esperienze, persone e studi, ad oggi mi son avvicinata particolarmente all’arte contemporanea e alle case d’aste, volendo trasmettere a voi che leggete qualcosa in più su questi due mondi e di come funzionano.
Spesso mi paragono a Peter Pan: come lui non vorrei mai crescere. Sono una persona curiosa di conoscere e sperimentare: il mondo dell’arte fa parte di me in molte delle sue sfaccettature. Grazie alle numerose esperienze che ho potuto intraprendere negli anni, ho capito di voler fare della mia passione artistica il mio lavoro futuro. L’arte mi ha sempre affascinato e proiettato a un cambiamento continuo. L’ambiente del Teatro Regio nel quale ho cantato e recitato per dodici anni, mi ha dato la possibilità di conoscere tante culture, lingue, tradizioni, persone e pensieri diversi, provenienti da tutto il mondo. La differenza mi ha sempre colpito e incentivato ad aprire la mente a nuove soluzioni. Sostengo da sempre che l’arte possa guarire e rendere migliore ogni piccola cosa. In ogni luogo porto sempre con me la mia macchina fotografica e cerco di dare luce a coloro che, agli occhi di molti, sono invisibili. Sin da quando sono piccola non posso fare a meno di immaginare, una volta entrata in un posto, di cambiare completamente prospettiva per dare una nova immagine all’ambiente che mi circonda. Questo mi capita sempre di fronte a palazzi, case e strutture abbandonate: è proprio da queste che bisogna partire, dietro di loro si nasconde qualcosa di meraviglioso, basta accorgersene e valorizzarlo